Calendario provinciale

I dé dè la merla (fine di gennaio - primi di febbraio)


la merla

In una vasta zona della Bassa compresa tra Lodi, Crema, Orzinuovi, Verolanuova, Cremona, Pizzighettone, Crotta d'Adda e Meleti (province di Lodi, Brescia, Cremona e Piacenza) è tutt'ora in uso un rituale d'inverno che si collega alla leggenda della Merla. Il rito si svolge per tre sere consecutive (le ultime tre di gennaio, oppure il 30 - 31 gennaio e il 1° febbraio). Gruppi di cantori (maschi e femmine) si riuniscono all'aperto per intonare strofe popolari ove spesso si nominano dei volatili ( Bel uselìn del bosch, Chel'uselìn che canta, La colombina bianca ecc.). La terza sera il rito si conclude con l'accensione di un falò. Il folklorista Carlo Agarotti ha osservato che il rito della Merla “è configurabile come una cerimonia che, pur presentando alla fine aspetti di carattere lustratorio, è soprattutto atta a promuovere la fertilità della natura” (Agarotti, 1997). A dimostrazione di ciò stanno anche le frequenti allusioni ed i riferimenti espliciti di argomento sessuale che sono contenuti nei testi dei canti eseguiti dal coro in quelle tre sere.

La leggenda della Merla, alla quale fecero cenno già nel Trecento celebri scrittori (Dante, “Purgatorio”, XIII, 123; Sacchetti, “Trecentonovelle”, nov. CXLIX e Petrarca: “E già di là dal rio passato è il merlo”) presenta tutt'oggi nella zona una diffusione e una popolarità ben più ampie del rito.

Bovegno
Cigole
Malonno(località Zazza)
Mazzano
Rovato
Marcheno
Montirone
Sarezzo(località Ponte Zanano)
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