Carnevale
dal 1920 e dal 1960 si allestiscono carri allegorici. Prima c'era l'usanza di andare a “Piangere il Carnevale” pronunciando frasi scherzose sotto le finestre delle ragazze da marito (Ta sa spudarèt piö, Te sèt bröta come 'na égia).
Settimana Santa
antiche tradizioni contadine invitavano, nel momento della morte di Cristo,
a legare con corde i tronchi degli alberi perché dessero più frutto e a lanciare il più lontano
possibile gli zoccoli per scacciare ogni male.
[Riti
arborei -ieri-][Propiziazione
e terapia -ieri-]
Mercoledì Santo
serie di processioni che partono dalle varie contrade (Pieve, Piano,
Gavine, Piazza, Capovilla). In piazza del Mercato si faceva l'asta delle
offerte alla chiesa, le contrade si sfidavano l'incitazione consueta era sota al tac (sotto
il tacco) diretta agli altri. Gli “angeli”, bambini e bambine vestiti
di bianco, recavano al parroco i doni e il denaro raccolti.
[Processioni
e riti religiosi -ieri-][Questue
-ieri-]
Venerdì Santo
le catene dei camini venivano staccate e affidate ai ragazzi che, correndo
per strade e campagne, le ripulivano dalla fuliggine. Le donne lucidavano
gli attrezzi casalinghi (paröi,parulì,padèle,sedèi).
[Rinnovamento
e pulizie -ieri-]