I cronotopi dell'ADL

cartoline da collezione

L'impresa culturale dell'Atlante Demologico si inquadra entro ben precise coordinate spazio temporali (cronotopi) che hanno contribuito a determinarne i risultati concreti, a demarcare le tappe raggiunte o i riconoscimenti ottenuti, e perfino, in certi casi, a far riaffiorare dall'inconscio i nostri fantasmi e miti di riferimento.

Le pagine seguenti riportano dodici illustrazioni e altrettanti brevi testi di commento che, in forme volutamente ludiche, allusive ed ermetiche, potrebbero benissimo servire a ricomporre gli sparsi frammenti di un racconto autodiegetico sulle vicende esterne dell'ADL.

Lasciateci dire tuttavia che chi non sa o chi non c'era non potrà mai pretendere di capire ogni cosa.

1) Il dormiente temerario (René Magritte).

”Forse si tratta di fondare finalmente la nostra propria antropologia: quella che parlerà di noi, che andrà cercando dentro di noi quello che abbiamo rubato così a lungo agli altri. Non più l'esotico, ma l'endotico”.

Rue Simon Crubellier, 11 Georges Perec.

2) Padernello: il castello.

Ore 23 e 30

tra mezzora ci apparirà la Dama Bianca, che dicono infesti questo luogo. Per il momento non abbiamo paura.

3) Rocca Grimalda: chiesa di Santa Limbania.

13 ottobre 1996

Santa Limbania, aiutaci tu! Il dolcetto del Monferrato deve averci dato alla testa.

Viva la Lachera!

4) Mantua: to Peter Schumann, Glover, Vermont, U.S.A.

Today

do you still remember the cruel year of the First Gulf War? And our cold reharsals of FIRE?

5) Castelnuovo Nigra (Foto di Francesco Marano).

29 ottobre 2001

capre chagalliane brucano l'erba sui tetti delle baite. Infiniti boschi di betulle.
Ieri la premiazione, oggi nella chiesetta del Malpasso a contemplare la tela del Badalisco. Le chiavi si ritirano dal prete giù in paese.

6)Palermo: Museo Internazionale delle Marionette.

6 dicembre 2002

grazie vecchio Pitré, per il Museo dei pupi di via Butera e per il gattopardesco vino di Donnafugata.

7) Cisterna d'Asti: il giardino del castello.

27 giugno 2003

danze delle spade e canzoni occitaniche al Castello.
Poi, come in un piccolo sabba, tutti a girare intorno a quel cipresso, al suono della ghironda.

8) San Romedio e l'orso.

28 giugno 2003

all'orso di Volvera e a sua moglie Lucia, non dimenticheremo la vostra cordiale ospitalità. Torneremo a Carnevale per veder sfilare la capra…
Teneteci in serbo la pelle dell'animale.

9) Galatina (Lecce): La tarantolata.

29 giugno

un morso innocente. dalla Taranta.

10) Da Mantova.

6 gennaio 2000

al Badalisc di Andrista,
come promesso, ti inviamo una delle foto scattate ieri durante la tua cattura. Quando ti deciderai a scendere in pianura? Vorremmo farti conoscere il Pidrüs!

11) Sant'Antonio abate.

17 gennaio 2003

caro Bruno,
complimenti al cuoco: lo zampetto di maiale era squisito, ma per mandarlo giù c'è voluto un fiume di lambrusco. Avremo anche per l'anno prossimo i violini?

Giancorrado e Mario.

12) Un pugno di conchiglie da… Isola di Capo Rizzuto (KR).

Camping “San Paolo”, “Pizzo Greco” e ex-Camping “Le Conchiglie”.

Antifunada recitata le notti di luna (quasi) piena del 8 e 9 agosto 2003 da un insolito mostro scappato dall'ADL, poi prontamente catturato dalla “produzione” per una nuova e più profonda spremitura. Purtroppo nessuna immagine del mostro può essere mostrata, una strana maledizione colpisce chi osserva tali raccapriccianti fattezze.

Ho visto

Ho visto “quelli di Torino” e la “Comune”.

Ho visto le speranze di una generazione scorrere dai finestrini della mia Dyane verde.

Ho visto questi alberi crescere e con essi la loro ombra.

Ho visto due delfini piangere per tre giorni la morte di quel giovane cucciolo arenato per sempre su questa sabbia dorata.

Ho visto i miei cuccioli d'uomo muovere i primi passi iniziando proprio da qui la loro corsa incontro al tempo.

Ho visto “rotonde” e “triangole” cercare un'impossibile contatto.

Ho visto “calendari maya” e “madonne nere”.

Ho visto le lacrime di una giovane donna bagnare questa polverosa terra.

Ho visto fuochi rituali spegnersi all'alba.

Ho visto un murales trasformarsi in tendales.

Ho visto sculture di sabbia sgretolarsi al sole.

Ho visto una tartaruga uccisa da uno stupido uomo.

Ho visto il convegno dei gay e la calata dai monti dei ragazzini in cerca di “vita”.

Ho visto un battello pieno di dolore e occhi infossati alla ricerca di un approdo di vita.

Ho visto un cesto vuoto destinato alla raccolta di indumenti per gli “ospiti” del centro di raccolta di sant'Anna.

Ho visto i reduci del G8 e ho sentito i loro raccapriccianti racconti.

Ho visto falsi miti, riti, santoni, sciamani e guru.

Ho visto il Living Theatre e ne sono stato incantato.

Ho visto i “profeti” alla cassa alle prese con. scontrino o evado ?

Ho visto il giorno accorciarsi e le ombre allungarsi.

Ho visto le stelle cadenti coricato sui multicolori granelli di questa spiaggia.

Ho visto i totem trasformarsi in registratori di cassa.

Ho visto il silenzio piangere nel ricordo di un sitar che cullava i suoi sogni.

Ho visto la musica trasformata in rumore metropolitano.

Ho visto una tribù che danzava al suono di un magico tamburo.

Ho visto i mercanti di morte accompagnati da splendide donne senza occhi.

Ho visto mille volti sotto la stessa maschera d'argilla.

Ho visto la pioggia, le onde di scirocco e le raffiche di tramontana.

Ho visto un parco marino nascere e le bombe dei pescatori di cadaveri morire (forse).

Ho visto gli uomini dai lunghi occhi avvolti nel loro squallido pallore.

Ho visto il popolo dai lunghi capelli avvolto in una dolce nuvola di fumo danzare tra i drappi argentati della luna piena d'agosto.

Ho visto il popolo dei “metalli” e la sua insensata opera autodevastatrice.

Ho visto un angelo volare tra le tende e gli eucalipti sulla sua nuvola a righe gialle e nere.

Ho visto le onde alte al largo accarezzare i bassi fondali, custodi gelosi di gocce di storia.

Ho visto l'eclissi, frastornato dal suono di cento tamburi.

Ho visto il tempo scorrere e il trasformarsi delle mie ansie in lucidità.

Ho visto Betty felice illuminata dai magici raggi di questo sole cocente.

Ho visto Betty triste in cerca di uno scorcio di luna che l'aiutasse a vedere ciò che solo guardava.

Ho visto le mie corse in bicicletta in compagnia del mio cane.

Ho visto l'ombra delle colline d'argilla avanzare inesorabile alla ricerca dell'incontro col mare.

Ho visto i miei passi, oggi più pesanti, calcare, accompagnati da un ritmico tam-tam, la polvere dell'irto sentiero di ritorno.

Mario Varini.

Accompagnamento musicale “live” di Pino Campanelli
con musiche tratte dal suo ultimo CD: Pasàt e Presènt.