Provincia di Cremona

Estesa su un'area di quasi 1.771 kmq, la provincia si articola in 115 comuni e occupa la parte meridionale del territorio regionale.

Il corso dei fiumi Oglio, Adda e Po ne traccia buona parte dei confini (rispettivamente settentrionale, occidentale e meridionale), separandola dalle province di Mantova, Brescia, Lodi e Piacenza (Emilia-Romagna).

La gran parte del territorio provinciale reca bene impresse nelle forme del terreno le tracce di processi di deposizione e di erosione attuati dalle acque correnti, che hanno scavato ampie valli fluviali, incassate nel livello della pianura e costeggiate da alte scarpate. I fiumi Adda, Serio, Oglio e Po costituiscono gli elementi portanti dell'idrografia naturale del territorio, affiancata da una fitta rete di corsi d'acqua minori, la cui frequente origine naturale emerge pur nelle forme razionali loro impresse dal secolare lavoro dell'uomo.

La presenza dei fiumi, con il ricco ecosistema che li circonda, ha portato all'individuazione di zone sottoposte a vincoli di tutela ambientale e all'istituzione, con leggi regionali, di diversi parchi fluviali: il Parco dell'Adda Sud, il Parco del Serio, il Parco dell'Oglio Nord e quello dell'Oglio Sud, fasce rivierasche dove si è conservato un ambiente apprezzabile sotto il profilo naturalistico e paesaggistico, in grado di offrire spazi ricreativi a un vasto pubblico.

È questa una delle province a maggiore vocazione agricola della regione: la superficie agricola utilizzata corrisponde a quasi il 90% della superficie provinciale e si registra la presenza di migliaia di aziende, per lo più di grandi dimensioni, che conducono un'attività meccanizzata e organizzata secondo i metodi più moderni. Tra le coltivazioni prevalgono soprattutto seminativi e foraggio; spiccano il granoturco e l'orzo, utilizzati nell'industria dei mangimi, la barbabietola da zucchero e i pomodori, destinati all'industria conserviera.

L'allevamento bovino e suino è sviluppatissimo e fornisce alimento alla produzione lattiero-casearia, di enorme rilievo -costituisce, infatti, la voce preponderante nelle attività del settore primario (circa l'80%)-, nonché all'industria delle carni insaccate.

L'industria è strutturata soprattutto in piccole e piccolissime imprese; prevalgono i comparti meccanico e agro-alimentare, ma sono rappresentati anche il comparto tessile, dell'abbigliamento e petrolchimico. Tra i prodotti della metalmeccanica figurano materiali da costruzione, macchine e utensili agricoli, generatori elettrici, apparecchi medicali; il settore alimentare si fa forte, oltre che della produzione lattiero-casearia (la provincia è al primo posto in regione per la produzione di latte), della lavorazione delle carni e dei prodotti dell'industria dolciaria e dei pastifici.

Importante anche l'attività di distribuzione di gas in condotta, che dà luogo a un indotto di dimensioni rilevanti nella costruzione e commercializzazione di componentistica e impiantistica per la distribuzione di gas. Non manca l'artigianato, che ha reso la provincia famosa nel mondo soprattutto per la liuteria, oggi affiancata dalla lavorazione del ferro e del legno e dal restauro e dalla produzione di mobili.

I 115 Comuni sono distribuiti in 4 zone (Circoscrizioni per l'impiego).

La mancanza di poli industriali importanti non consente l'autosufficienza dal punto di vista occupazionale: ne è conseguenza il pendolarismo verso Milano e Brescia.

I collegamenti presenti sulle mappe consentono l'accesso alle singole località (comuni) della zona e, da lì, alle schede su ciascuna località, riportanti informazioni sul numero di abitanti, distanza dal capoluogo provinciale, principali attività produttive e altre notizie di carattere geografico-economico e storico-artistico.

Dalle schede delle località è poi possibile consultare i calendari locali (”date fisse” e “date mobili”) e accedere ai documenti correlati alle ricorrenze presenti in calendario.

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