Comune di Cevo

Il calendario: date fisse

Festa del Badalisc ad Andrista (località di Cevo)

(5 e 6 gennaio)

  • Carte tematiche[Cibi][Monologhi processi e testamenti][Mascheramenti][Questue][Strepiti -ieri-]
  • BADALISC 1996

  • Il Badalisc, che ha girovagato durante tutto l'anno nei pressi del paese, conosce anche i fatti più segreti di Andrista e nel suo discorso li fa partecipi a tutti: si tratta di piccoli imbrogli, illegalità, torti subiti da singoli o dall'intera comunità, ma soprattutto di amori segreti, simpatie fra giovani, tradimenti. Il mostro dice il peccato, ma non il peccatore; egli non fa i nomi, ma gli abitanti del paese colgono facilmente ogni sua allusione e allora scoppia l'ilarità generale. Il Badalisc non pronuncia il suo discorso di persona, ma delega a farlo uno dei cacciatori che lo hanno catturato. Di tanto in tanto, durante la lettura del discorso, il mostro si alza dalla sua poltrona e si aggira tra la folla fingendo di cercare coloro di cui si sta parlando, se essi sono presenti il Badalisc gli si fa eloquentemente incontro.

  • Il discorso del Badalisc è l' elemento centrale del rito e fa parte di un più vasto insieme che comprende: processi rituali, testamenti burleschi e discorsi satirici presenti in numerose feste popolari.

  • Discorso tenuto dal Badalisc di Andrista

  • la sera del 5 gennaio 1996

  • Cara la mia gente, nonostante il
    buco nell'ozono e il dileguarsi
    dei ghiacci polari sono tornato a
    trovare i miei compari.
    Sono più allegro e sono fiero
    perchè quest'anno non sono
    vicino al cimitero, anche se a
    forza di girare ogni anno rischio
    di restare sui boschi a
    pascolare: grazie al cielo c'è
    un parcheggio che dalle piane non
    è certo peggio.

  • Quest'anno è stato un anno
    tormentato, c'è perfino chi si
    è augurato che io venissi
    boicottato. Ma cara la mia gente
    il Badalisc è resistente.

    Scusate, l'aspetto trasandato, ma
    l'appuntamento dal barbiere mi è
    stato rifiutato…
    Ho chiesto. -Cosa sono questi
    bidoni?-, mi hanno risposto: -Sono
    solo dimissioni!-
    Troppo su questo argomento non vi
    posso raccontare, qualcuno mi
    potrebbe segretamente registrare
    e prima di andar via sarei
    colpito da avviso di garanzia;
    potrei tentare di scappare a
    corse ma sarei sicuramente
    raggiunto dal portaborse.

    Nel mio girovagare molte volte la
    Valle del Coppo ho dovuto
    attraversare, ma solo quest'anno
    il pelo non mi sono dovuto
    asciugare e di questo devo
    ringraziare un lussuoso
    ponticello che collaga i viali
    sopra questo paesello.
    Più volte mi son chiesto: -Chi
    avrà fatto tutto questo?-, non
    conosco i loro nomi, ma
    sembravano due gnomi che con fare
    circospetto han pulito ogni
    vialetto.

    Il pelo pensavo di aver salvato
    non avendolo bagnato, ma
    scendendo dal viale delle ore ho
    sentito un grande odore e mentre
    gridavo: -Aiuto, aiuto- Nella
    merda dei Baroldi son caduto.
    Qualche giorno dopo mi sono
    consolato scoprendo di non essere
    l'unico a esserci cascato.
    L'altro malcapitato,
    probabilmente letterato, un
    volantino ha ben presto preparato
    e l'Andristano ha messo all'erta
    delle cose turche che avvenivano
    alle Biurche.
    Né i volantini né la
    televisione hanno però mosso
    l'Amministrazione che ha fatto
    orecchie da mercante fregandosene
    del paese e della strada
    sottostante.

    C'è poi un gruppo di giovanotti
    che del solito lavoro si son
    rotti, e per cercare di cambiare,
    all'agricoltura si son voluti
    dare. Hanno iniziato di gran carriera
    con buchi, fili e uva nera, lo
    vogliono chiamare vino doc ma
    io gli ho detto: -Dienterè mia
    cioc!!-.

    Non parliamo del problema eterno
    che ad Andrista rimane un punto
    fermo, tutti questi giovani non
    sono neanche brutti,
    ma sembra
    proprio che voglian rimanere
    putti, tant'è che la punta di
    diamante, nel continente nero ha
    voluto andare e tanto bene si
    trova che non vuole più tornare.

    Non parliam del nipotino che in
    Valsaviore sta cercando il suo
    destino.
    Da Berzo una proposta era
    arrivata che lui ben presto ha
    rifiutata, dicendo: -Piuttosto
    ponso all'uva e al mio asinello
    tuba-.

    Ma nel cuore della gente c'è un
    problema ricorrente, a cui ognuno
    pensa invano, ma non certo
    l'Istituto diocesano, che l'asilo
    ci ha fregato per rivenderlo a un
    privato, trascurando malamente il
    lavoro della nostra povera gente
    che delle uova si era privata
    …faceva meglio farsi una
    frittata.

    A proposito di asilo, pensate che
    lì vicino si è stabilito un bel
    maghino che dietro al suo
    cancello vuole fare il
    fotomodello e quando qualcuno lo
    vuole immortalare gli fa vedere
    il tafanare.

    Ma è a San Nazzaro che succedono
    le cose più strane, con le anime
    dei defunti si riesce a
    dialogare; non si tratta di magia
    bianca o nera ma solo di un sogno
    di primavera.
    Anche se si trattasse di affari
    interni lasciate dormire ai
    nostri nonni sonni eterni.

    Cari ospiti, non vi dovete
    allarmare, ma il Badalisc a
    questo punto vi vuol fare la
    morale: se a livello nazionale
    per le querce e gli ulivi si
    continua a litigare, non vogliam
    certo essere da meno e per
    l'albero di Natale c'è qualcuno
    che chiama subito la forestale.

    Concludendo io vi voglio salutare
    e in un buon 96 voglio sperare:
    * che i giovanotti di una certa
    età trovino presto la loro
    dolce metà,
    * che a liete nozze possano
    convolare e col vino doc della
    muela felicemente brindare,
    * stretti - stretti, vicini - vicini,
    nasceranno tanti bambini e con
    tanto accrescimento ci
    ripenserebbe anche l'Ente del
    sostentamento,
    * l'asilo verrebbe riaperto e non
    resterebbe di certo scoperto,
    * la maestrina potrebbe tornare,
    tanto il mugnaio ha finito di
    ammobiliare,
    * e gli ometti che puliscono i
    vialetti dovran preparare altri
    progetti,
    * dopo la torre dovran fare
    pulizia perchè più larga
    diventi la via,
    * che in qualche modo si possa
    aiutare qualla figliola che da
    Berzo ad Andrista vuole
    arrivare, magari davanti
    all'altare.

  • Adesso ho proprio finito, scusate
    se alcuno ho tradito,
    ma di certo
    non sono pentito,
    non c'è posto per i pentimenti,
    vi lascio ai festeggiamenti.

  • documento fornito dalla sig.ra Paola Maffessoli del Comitato del Badalisc di Andrista

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