Calendario provinciale

Carnevale

  • maschera

    “Carnevale è una religione”, afferma paradossalmente il folklorista francese Claude Gaignebet (in Le Carnaval, Paris, Payot, 1979, scritto in collaborazione con Marie-Claude Florentin). In effetti il Carnevale (come ogni autentica religione) ha miti, credenze e pratiche rituali propri, sebbene del tutto derisori e trasgressivi.

    Riguardo alle altre feste, fisse o mobili, del ciclo dell'anno, il Carnevale occupa una porzione di tempo ben individuata, che va dall'Epifania (festività che conclude il periodo natalizio) al Mercoledì delle Ceneri (che segna l'inizio della Quaresima). In alcune località, il tempo assegnato al Carnevale può debordare tuttavia di qualche giorno, spingendosi sino alla prima domenica di Quaresima.

    Lo “spirito derisorio” di questa festa e i suoi tipici “cibi di grasso” spesso ricompaiono poi, sia pure per un unico giorno, nel bel mezzo della Quaresima, interrompendone i digiuni e le ascetiche macerazioni.

    Il Carnevale non viene celebrato tuttavia solo nel mondo cristiano. Le danze, le questue e le mascherate che lo caratterizzano si ritrovano infatti anche in altri contesti culturali indoeuropei, dall'India all'Atlantico.

    Gli attori principali dei riti di Carnevale sono gruppi di giovani celibi organizzati ancora oggi sul modello delle confraternite religiose (“abbazie degli stolti”) o come vere e proprie società segrete fondate sul sistematico rovesciamento di ogni gerarchia tradizionale.

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